YALE UNIVERSITY
BEINECKE RARE BOOK AND MANUSCRIPT LIBRARY
GENERAL COLLECTION OF RARE BOOKS AND
MANUSCRIPTS
MEDIEVAL AND RENAISSANCE MANUSCRIPTS
Marston MS 247 Florence, s. XV med
Miscellany of Italian dicerie
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I. 1. f. i recto [List of books, s. XVI:]
1. Libro delle pistole numero primo choperto d'asse;
2. Libro di valerio maximo coperto in asse numero 2;
3. Libro di dante leghato in asse numero 3;
4. Libro di aiolfo in asse numero 4;
5. Libro del petrarcha legato con asse numero 5;
6. Libro de morali de S. Jeronimo con asse numero 6;
7. Libro di Giovanni colombinj in asse numero 7;
8. Libro delle prediche di fra Girolamo in asse numero 8;
9. Libro di ella [sic] bibbia in asse numero 9;
10. Libro della prima parte della vita di Plotarcho in Cartone numero 10;
11. Libro della seconda parte del detto libro numero 11;
12. Libro dell'arte della ghuerra di niccolo machiavelli in Carta pecora
[remainder of line trimmed];
13. Libro de discorsi del machiavello in carta pecora numero 13;
14. Libro di appiano alexandrino in Carta pecora numero 14;
15. Libro d'ameto del bochacio in Carta pecora numero 15 [D. Dutschke, "Un
Quinto Elenco di Codici," Studi sul Boccaccio 13 (1981-82) p. 7];
16. Libro di storie del machiavello in Carta pecora numero 16;
17. Libro di Comedie in Carta pecora numero 17;
18. Libro del pellegrino in Carta pecora numero 18;
19. Libriccioli del bochaccio in Carta pecora numero 19 [Dutschke,
op.cit., p. 7];
20. Libro di fioretti della bibbia numero 20;
21. Libriccino di S. Doratea numero 21;
22. Libro di Commentarij di Iulio Cieseri numero 22. f. i verso blank
II. Marston MS 247 contains a miscellany of vernacular
humanistic prose texts very similar to other manuscripts listed by
P. Kristeller, Marsilio Ficino letterato e le glosse attibuite a
lui nel codice Caetani di Dante, Quaderni della
Fondazione Camillo Caetani III (Rome, 1981) Appendix I, pp. 59-62 (with
Marston MS 247 cited in no. 13). Beinecke MS 329, a similar humanistic
collection, will also be cited in the following identifications; for a
description of the manuscript see v. 2 of this catalogue, pp. 147-51.
2. ff. 1r-2v [Heading:] [T]avola de questo libro. [table:] Epistola di
Messer Giovanni boccacci mandata a Messer Pino de Rossi quando fu cacciato da
firence Robrica ja...Sermone di Aristothele che tratta di giustitia
Robrica .Lvj. ff. 3r-4v ruled, but blank
Table of contents, in red throughout
3. ff. 5r-19v [E]pistola. di. Messer. Giovanni. Boccacci.
mandata. a. Messer. Pino de Rossi. quando. fu. cacciato. da. Firenze. Robrica
Prima. Io extimo messer pino che sia non solamente utile...Et
sanca piu dire prego idio che consoli voi et loro.
Giovanni Boccaccio, Lettera Consolatoria a Messer Pino de' Rossi; N.
Bruscoli, ed., L'Ameto, Lettere, Il Corbaccio (Bari, 1940)
pp. 159-82. The manuscript has several omissions probably due to scribal error;
f. 8r has the interpolation "Lucio quinto cincinnato" which is found in the
majority of manuscripts (see Bruscoli, op. cit., pp. 283-84).
4. ff. 19v-26r Epistola di messer francesco petracca [sic] fiorentino mandata al
famosissimo huomo Messer Niccola acciaiuoli gran siniscalco sopra la
incoronatione del Re Luixi, Robrica ij. Nell'ultimo o huomo famosissimo la fede
ha vinto la perfidia...secondo che Tullio scrive volera alle sedie del cielo.
Vale honore della patria et di noi.
Petrarch, translation of Rerum familiarum XII 2. A
different translation of this letter was published by G. Orti,
Volgarizzamento d'una pistola del Petrarca a N. Acciaiuoli siniscalco
del Regno di Puglia (Verona, 1834). The translation in Marston MS 247 is also
found in Chapel Hill, University of North Carolina, MS 12 (Dutschke, no. 26,
pp. 92-93), Florence, Biblioteca Riccardiana MSS 1073, 1074, 1080,
Florence, Biblioteca Nazionale Centrale, Palatino 598, and New Haven,
Beinecke MS 329.
5. ff. 26v-27r Risposta di Messere Stephano de porcari da Roma electo capitano
del popolo di firence agli electionari quando gli dierono la electione del
capitanato. Robrica iij. Io cognosco magnifici electionarii della inclita et
famosa cicta di firence...et promecto pienamente adempiere et observare.
Stefano Porcari, ed. G. B. C. Giuliari, Prose del Giovane Buonaccorso da
Montemagno (Bologna, 1874) pp. 85-87. The text of Marston MS 247
is close to that of Beinecke MS 329 (ff. 42v-43r) which contains twelve Porcari
orations. The same sixteen orations (here arts. 5-20) are found in Florence,
Biblioteca Riccardiana 1074 and 1080; Florence, Biblioteca Nazionale
Centrale, Palatino 598 (I manoscritti della Biblioteca Nazionale di Firenze,
Sezione Palatina pp. 169-72); Siena, Biblioteca Comunale J VI 25
(Kristeller, Iter Italicum, v. 2, p. 167);
6. f. 27r-v Risposta facta per decto messere stephano in sancta maria del fiore
quando gli fu dato il giuramento nella sua venuta. Robrica iiij. Io ho udito
magnifici et excelsi signor miei quanto per lo vostro egregio et doctissimo
cancelliere...et di questo florentissimo popolo.
Stefano Porcari; Giuliari, op. cit., pp. 75-77.
7. ff. 27v-28v Risposta facta per decto Messer Stephano a Signori quando gli
dierono la bacchecta. Robrica .v. Beatus su[m] in hiis que dicta sunt mihi.
Magnifici et gloriosi signor miei. Io debbo meritamente usare le predecte
parole del psalmista...populo fiorentino.
Stefano Porcari; Giuliari, op. cit., pp. 88-90.
8. ff. 28v-29v Risposta facta per decto Messer Stephano a uno protesto facto per
la signoria a Rectori. Robrica .vj. Magnifici et prestantissimi Signor miei,
et prudentissimi et venerabili collegi. Rivolgendomi io spesso nella
mente...allo extremo della humanita nostra perdurre. Custodiam legem tuam
semper in seculum seculi.
Stefano Porcari; Giuliari, op. cit., pp. 102-05.
9. ff. 29v-31v Risposta facta per decto Messer Stephano a un altro protesto facta
per la Signoria a Rectori. Robrica .vij. Piu volte ho in me medesimo
considerato...certamente conservare et amplificare. Qui est benedictus in
secula seculorum Amen.
Stefano Porcari; Giuliari, op. cit., pp. 106-11.
10. ff. 31v-33r Oratione del decto Messer Stephano a Signori et collegi essendo
rifermo capitano dove lascia la risposta del protesto et rende gratie della
riferma. Robrica .viij. Quando io considero magnifici et potentissimi signori
miei la grandeca di tanti vostri inverso di me comulatissimi benificij...et
constanti convenientemente meritare.
Stefano Porcari; Giuliari, op. cit., pp. 69-74.
11. ff. 33r-34r Risposta facta per decto Messer Stephano a uno protesto facto
per la Signoria a rectori. Robrica .viiij. In mandatis tuis exercebor et
considerabo vias tuas in iustificationibus tuis meditabor non obliviscar
sermones tuos. Gloriosi et excelsi Signor miei secondo el mio piccolo giudicio
Ad me pare... et pace del vostro felicissimo populo.
Stefano Porcari; Giuliari, op. cit., pp. 91-94.
12. ff. 34r-36v Risposta per decto Messer Stefano a un altro protesto.
Robrica .x. Beatus homo quem tu erudieris, et de lege tua docueris eum. psalmo
nonagesimo secundo. Rivolgendo alla vostra excellentia le parole...et
giustissima Republica per infinita secula seculorum.
Stefano Porcari; Giuliari, op. cit., pp. 95-101.
13. ff. 36v-37v Risposta di decto messer Stephano a un altro protesto.
Robrica .xj. Quanto piu considero illustri et excelsi Signor miei, i decreti
ordini...partendo dalle parole proposte. Custodiam legem tuam.
Stefano Porcari; Giuliari, op. cit., pp. 81-84.
14. ff. 37v-40r Oratione prima facta per Messere Stephano de porcari da roma
capitano predecto et decta in su la ringhiera del palagio della cicta di
firence
all'entrata de signori. Robrica .xij. Quante volte io riguardo e dignissimi et
giocondissimi conspecti vostri...et riposo di questa florentissima Republica ne
seguira.
Stefano Porcari; Giuliari, op. cit., pp. 1-11.
15. ff. 40v-45v Oratione seconda facta per decto messer Stephano in su la
ringhiera all'entrare de nuovi Signori. Robrica .xiij. Io mi ricordo Magnifici
Signori Venerabili collegi et prudentissimi cictadini altra volta...et gratia
si come negli amplissimi et singulari vostri ingegni.
Stefano Porcari; Giuliari, op. cit., pp. 12-27.
16. ff. 45v-52v Oratione terca facta pel decto Messer Stephano in su la ringhiera
all'entrata de nuovi Signori. Robrica .xiiij. [f. 46r] Se alcuna volta e stato
smarrito el mio piccolo ingegno...cha la ymagine de vostri benifici fixa nella
memoria si serba.
Stefano Porcari; Giuliari, op. cit., pp. 28-49.
17. ff. 52v-56r Oratione facta per decto Messer Stephano in su la ringhiera del
palagio all'entrare de nuoui Signori. Robrica .xv. Molte considerationi
m'occorrono all'animo Magnifici et potenti Signori...la qual cosa fare vi
conceda. Qui benedictus est in secula seculorum Amen.
Stefano Porcari; Giuliari, op. cit., pp. 50-60.
18. f. 56r-v Oratione facta per decto Messer Stephano quando rende la bacchetta.
Robrica .xvj. Questo di Illustri Signor miei finisce la mia
administratione...vi rassegno le insegne del mio magistrato da voi ricevuto.
Stefano Porcari; Giuliari, op. cit., pp. 61-63.
19. ff. 56v-58r Oratione facta per decto Messer Stephano quando pre [sic]
licentia da Signori. Robrica .xvij. Se mai per alcun tempo ho desiderato
alcuna vivacita d'ingegno...ma mai mentre mi durera la vita i lassero d'amare.
Son tutto vostro.
Stefano Porcari; Giuliari, op. cit., pp. 64-68.
20. ff. 58v-59r Oratione facta per decto Messer Stephano a papa Martino quando
ritorno a roma. Robrica .xviij. Se mai nel corso di mia vita l'ardente
desiderio mio...a i piedi della quale l'humile creatura vostra racomando.
Stefano Porcari; Giuliari, op. cit., pp. 78-80.
21. ff. 59r-61r Oratione di messer francesco philelpho facta nel principio
della lectione et dispositione di dante in sancta Maria del fiore.
Robrica .xviiij. Se lo splendido et il campeggiante [sic] fulgore de
nostri animi...et deboleca del mio povero ingegno o vero doctrina.
Francesco Filelfo, oration on Dante published by G. Benaducci, "Prose e
poesie volgari di Francesco Filelfo," Atti e memorie della R. Deputazione
di storia patria per le province delle Marche 5 (1901) pp. 1-5.
22. ff. 61r-63r Sermone di Messer francesco philelpho che tratta della liberta.
Robrica .xx. Pavendo gia piu et piu volte magnifici et egregi
cictadini...insieme alla morte come veri amici sguardarvi.
Francesco Filelfo, oration on freedom; Benaducci, op. cit., pp. 37-39.
23. ff. 63r-65v Sermone facto per Messer francesco philelpho trattando di
giustitia. Robrica .xxj. Euripide poeta huomo non solo di eloquentia
singulare...idio somma retributione et gratia sempiterna.
Francesco Filelfo, oration on justice; Benaducci, op. cit., pp. 40-44.
24. ff. 65v-68r Sermone facto per Messer francesco philelpho trattando di
liberalita. Robrica .xxij. Non piccolo spavento al presente nel mio animo
tutto affannato...et divina gloria sempre acquisterete.
Ps.-Leonardo Bruni, De liberalitate; Baron, pp. 186-87. According
to J. Hankins, this work was probably composed by a student of Filelfo.
Text published by E. Santini, "La 'protestatio de iustitia' a Firenze"
Rinascimento 10 (1959) pp. 93-96; also Benaducci, op. cit., pp. 33-36.
25. ff. 68r-70r Oratione facta per uno scolare forestiero in sancta Maria del
fiore di firence confortando e cictadini fiorentini a mantenere et acrescere lo
studio delle discipline et arte liberali. Robrica .xxiij. Quando la magnifica
et la observantissima moltitudine...possiate et prestissimamente conseguitare.
Italian oration allegedly by a foreign scholar to encourage the Florentines
to maintain the study of the liberal arts. Also found in Beinecke MS 329 (ff.
67r-69v; Florence, Biblioteca Nazionale Centrale, Palatino 598 (op.
cit., p. 171, no. VI).
26. ff. 70v-75r Copia d'una epistola mandata a uno sanato d'una gravissima
infermita. Robrica .xxiiij. Onde nasce dilectissimo mio tanto spirito et
tanta sanctimonia di tua vita quanto io veggo...Et onde questo nasca tu
stesso lo giudica. Nec plura vale cum domino.
Copy of a letter sent to an individual cured from a serious illness.
Also found in Florence, Biblioteca Nazionale Centrale, Palatino 598 (op.
cit., p. 172, no. IX).
27. ff. 75v-81v Protesto facto per lo spectabile cavaliere Messer
giannoco
Manecti a Rectori di firence in palagio dinanci a Signori et a essi Rectori.
Robrica .xxv. Volendo e nostri magnifici et excelsi Signori seguitare gli
ordini...di tale protestatione voi Ser Zanobi a chui s'aspecta ne sarete rogato.
Giannozzo Manetti, oration still unpublished but discussed along with
its manuscript tradition by H. Wittschier, Giannozzo Manetti, Das Corpus
der Orationes (Koeln, 1968) pp. 66-69. Also found in Beinecke MS 329 (ff.
83v-89r); Florence, Biblioteca Nazionale Centrale, Palatino 598.
28. ff. 82r-98v Oratione di Messer Giannoco Manecti et di Bernardo de medici
commessari generali del felice campo del Magnifico populo fiorentino, facta in
domenica a di .xxx. di septembre nel .MccccLiij. quano [sic] e dierono
l'auctorita del governo et il bastone alla presentia di tutto l'exercito presso
alla terra di Vada al Magnifico Signore et strenuo capitano Signor Messer
Gismondo Pandolpho de Malatesti. Robrica .xxvj. E' puo essere noto alle
Magnificentie vostre Magnifici Signori et voi altri strenui condoctieri...et
della vostra magnifica et illustre persona et cosi piaccia a dio che sia.
Giannozzo Manetti, oration printed in Collezione di opere inedite o rare
dei primi tre secoli della lingua, published by the R. Commissione pe' testi
di lingua nelle provincie dell'Emilia, v. 2 Commentario della Vita di Messer
Giannozzo Manetti scritto da Vespasiano Bisticci aggiuntevi altre vite inedite
del medesimo e certe cose volgari di esso Giannozzo, edited by P. Fanfani,
pp. 203-28. The oration is discussed with reference to manuscripts in
Wittschier, op. cit., pp. 127-33. Here key topics and proper names appear
in margins, in red.
29. ff. 98v-101v Sermone focto [sic] per messer Lionardo d'areco Al magnifico
capitano niccolo da tolentino capitano di guera del comune di firence quando
ricevecte il bastone in su la ringhiera de' signori la mattina di sancto Giovani
baptista. Robrica .xxvij. Di tutti gli exercitij humani magnifico et
prestantissimo capitano che sono...a perpetua exaltatione et gloria della cicta
nostra et fama immortale di voi Magnifico Capitano Amen.
Leonardo Bruni, De laudibus exercitii armorum; Baron, p. 175.
O. Gamurrini, ed., Orazione di Leonardo Bruni Aretino detta a Nicolo
da Tolentino (Florence, 1877).
30. f. 102r-v Lectera composta per messer Lionardo d'areco in nome della
Magnifica signoria di firence Mandata al poplo della cicta di volterra tornati
che furono alla divotione del comune di firence. Robrica .xxviij. Nobiles
viri amici karissimi. Le cose humane secondo che ne monstra la
experientia...come veri figliuoli di questa Signoria. Data florentie die .xxx.
ottobrio Mccccxxxi. Priores artium et Vixillifer iustitie populi et comunis
florentie.
Leonardo Bruni, letter to the city of Volterra; L. A. Cecina and
F. Dal Borgo, eds., Notizie istoriche della citta di Volterra (Pisa, 1758)
p. 229.
31. ff. 102v-103v Oratione composta per messer Lionardo d'areco quando Messer
giuliano davancati ando ambasciadore al Re di Ragona. Robrica
.xxviiij. Se ad
altro principe che ad te venissimo gloriosissimo Re...quando el tempo el luogo
ci fia dato quelle referiremo.
Leonardo Bruni, Oratio domini Leonardi coram Alphonso
Aragonum rege, anonymous It. tr.; Latin text edited by E. Santini, "Leonardo
Bruni Aretino e i suoi 'Historiarum Florentini populi libri XII'," Annali
della R. Scuola Normale Superiore 22 (1910) p.167. Baron, pp. 177-78.
32. ff. 103v-112v Epistola di Messer Lionardo d'areco mandata al Signore di
manthova trattando della orrigine [sic] di Mantoa. Robrica
.xxx. Non e
ignoto generosissimo Signore questa essere consuetudine degli huomini
licterati...gente di ytalia accio che io sanca invidia parli in feruore.
Leonardo Bruni, Epistle X.25 (IV.13), anonymous It. tr. Text also found
in Florence, Biblioteca Riccardiana 1074 (Morpurgo, op.cit., p. 62, no. IV,
no. 2).
33. ff. 112v-114r Epistola di Don Giovanni delle celle di valle ombrosa a
Guido di Messer Tomaso confortandolo della morte del figliuolo.
Robrica .xxxj. Al venerabile in Christo caro divoto Guido Don Giovanni
patientia nelle tribulationi. Pensando io alcuna volta di scriverti...del
mondo della carne et delle demonia. Mandata a Guido a di .ij. di novembre
McccLxxxviij.
Don Giovanni delle Celle, Letter; A. Levasti, ed., Mistici
del Duecento e del Trecento (Milan, 1960) pp. 792-95, where it is dated
December 2, 1388.
34. ff. 114r-115v Epistola di Guido di Messer Tomaso mandata a don Giovanni
delle celle risposta a questa di sopra. Robrica .xxxij. Venerabile et
devotissimo padre carissimo. Ricevecti vostra lectera la quale piu tosto et
meglio si dee chiamare epistola...con quegli che ci amano ci possiamo trovare.
Data in firence a di iiij d'ottobre [sic] .M.cccLxxxviij. perdonatemi se io
vi tedio con troppo scrivere.
Guido di Messer Tommaso del Palagio, Letter responding to that in art. 33
above. Text also found in Florence, Biblioteca Riccardiana 1074 (Morpurgo,
op.cit., p. 67, no. XXXIII).
35. ff. 115v-125v Epistola di Marsilio fecino mandata a Cherubino Agnola
Daniello Anselmo Beatrice. Robrica .xxxiij. Perche l'opera del buono fratelli
dilectissimi e ben fare...fruiranno la divina essentia possedendo infinita et
sempiterna gloria.
Marsilio Ficino, Epistola ad fratres vulgaris; P. Kristeller, ed.,
Supplementum Ficinianum II (Florence, 1937) pp. 109-28.
36. ff. 125v-135r Marsilio fecino di dio et d'anima et prima di dio.
Robrica .xxxiiij. La nostra singulare amicitia richiede che non manchi in
alcuna cosa...che chi piu ne cerca spesse volte pare che piu ne rimanga
confuso.
Marsilio Ficino, Treatise on God and the Soul, in It.; Kristeller,
op. cit., pp. 128-58 (but here text breaks off on p. 141, continues in
art. 37 below). In other manuscripts, this text is addressed to Francesco
Capponi and dated 24 January, 1457.
37. ff. 135r-139r E ssi decto in fino a qui di dio, hora dice fecino de anima.
Robrica .xxxv. Di tutti e philosophi nessuno dixe l'anima essere nulla...
quella della quale tu se piu lungo tempo stato amico.
Continuation of art. 36.
38. ff. 139r-140v Epistola di Marsilio fecino dello appitito mandata a [blank].
Robrica .xxxvj. A una tua epistola nella quale dimandi onde venga nell'animo lo
appitito... La qual cosa tu conseguiterai se l'animo tuo possedera l'appitito et
non sara dallo appetito posseduto.
Marsilio Ficino, Epistola de appetitu vulgaris; Kristeller, op.
cit., pp. 158-61. In other manuscripts this text is addressed to Lionardo
di Tone Pagni and dated 25 March, 1460.
39. ff. 141r-142v [No title; blank lines are unfilled.] Robrica
.xxxvij.
A rimuovere o in altro modo
rimediare alle cose future...Tutto questo faremo se s'acordera in noi.
potentia. sapientia. et volunta. Vale.
Marsilio Ficino, Epistola de fortuna vulgaris; Kristeller, op.
cit.,
pp. 169-73; also published by A. Perosa, Giovanni Rucellai ed il suo
"Zibaldone" (London, 1960) p. 196 (with two more manuscripts cited than are
used in Kristeller).
40. ff. 142v-145v [No title; blank lines are unfilled.] Robrica
.xxxviij.
E nell'altra vita passare spesse
volte in sogno...sarete ben governati quando crederrete che lui governi bene.
Marsilio Ficino, Visione de Anselmo Ficino; Kristeller, op.
cit.,
pp. 162-67.
41. ff. 145v-148r Epistola di san Bernardo mandata al cavaliere Messer Ramondo
del castello di sancto ambruogio sopra el governo familiare. Robrica
.xxxviiij.
Al gratioso et felice kavaliere messer Ramondo signore del castello ambruoscio.
Bernardo divoto in sospiri salute. Admaestrato domandi essere...Al quale lei
producano e meriti della sua laudabile vecchieca.
Ps.-Bernard of Clairvaux, Epistola (De gubernatione rei familiaris),
in It. tr.; this is a different
translation from that published by U. Amico, Epistola di S. Bernardo a Raimondo
volgarizzamento del buon secolo (Bologna, 1866). A similar version appears
in Florence, Biblioteca Riccardiana 1074 (Morpurgo, op.cit., p. 62, no. V) and
other manuscripts, but Marston MS 247 alone has the explicit "laudabile
vecchieca" rather than "dannabile vecchieca."
42. f. 148r-v Lectera scricta per Lentulo officiale romano in giudea de
l'advenimento di christo yhesu. Robrica .xl. Al tempo di Ottaviano Cesare con
cio fussi cosa che di diverse parti del mondo si si scrivessi...grave raro et
modesto et spatioso intra figliuoli degli huomini.
Ps.-Lentulus, Epistola de conditione Domini nostri Iesu Christi, anonymous
It. tr.; cf. Marston MS 49, art. 5, for additional bibliography.
Text edited by G. Manzi, Testi di lingua inediti tratti da' codici della
Biblioteca Vaticana (Rome, 1816) pp. 80-81.
43. ff. 148v-154r Oratione del Re agrippa la quale fece a giudei per
sconfortargli della guerra che e volevano muovere contro a romani et
rubellarsi da loro per le ingiurie ricevute da Cestio floro el quale era suto
mandato da romani al governo della giudea. Robrica .xlj. Se io non vi
vedessi tutti commossi et incitati a fare guerra co romani...Impero che
io non intendo di seguitarvi a si facte imprese.
Josephus, De bello iudaico II 345-401 (Loeb Classical Library [Cambridge,
Mass., 1927]), anonymous Italian translation. Text also found in Florence,
Biblioteca Riccardiana 1074 (Morpurgo, op.cit., p. 63, no. XI).
44. ff. 154v-155v Oratione di Marco Cato contro a congiurati di catellina.
Robrica .xlij. Padri conscripti quando io raguardo la congiuratione et pericoli
et contrapeso in me medesimo...Voi gli vedrete venire fieri et crudelmente
contro ad voi.
Sallust, Catilinae Coniuratio 52.2-36, It. tr.; Lat. text in
A. Kurfess, ed., 3rd ed. (Leipzig, 1957). This is a freer and possibly
earlier translation than art. 45 below, and appears to be the same as that in
Florence, Biblioteca Riccardiana 1080 (Morpurgo, op.cit., p. 74, no. IX,
no. 2).
45. ff. 155v-158r Oratione di Marco catone in senato sopra a congiurati di
catellina. Robrica .xliij. Molto et in tutto e svariata la mente mia...che
sieno condannati a morte secondo l'usanca de nostri maggiori.
Sallust, Catilinae Coniuratio 52.2-36, It. tr. This text approximates,
but is not identical to, the translation by Frate Bartolommeo da San
Concordio (B. Puoti, ed., Il Catilinario ed
il Giugurtino libri due di C. Crispo Sallustio volgarizzati per Frate
Bartolommeo da San Concordio [Naples, 1843]).
46. f. 158r Prohemio di Ser Brunecto latino nella oratione di Julio Cesare
contro a congiurati di Catellina. Robrica .xliiij. Nel tempo che Cathellina
fece la grandissima congiuratione...parlo coperto et admaestratamente in
questa forma dicendo.
Introduction, attributed to Brunetto Latini, to the Italian translation
of Sallust (cf. 47 below). This appears to be the same prologue as that in
Florence, Biblioteca Riccardiana 1080 (Morpurgo, op.cit., p. 74, no. IX,
no. 1).
47. ff. 158r-160v Oratione di Giulio Cesare contro a congiurati di cathellina.
Robrica .xlv. Tucti coloro padri conscripti che vogliono dirictamente
consigliare...et chi facessi contro ad cio sia messo in prigione con loro
insieme.
Sallust, Catilinae Coniuratio 51, It. tr.
This text does not correspond to the translation of Frate Bartolommeo
da San Concordio (see art. 45 above), but appears to be the same as that in
Florence, Biblioteca Riccardiana 1080 (Morpurgo, op.cit., p. 74, no. IX,
no. 1).
48. ff. 160v-161r Differentia intra le virtu di Iulio Cesare et quelle di Marco
Cato secondo che Salustio ne scrive. Robrica .xlvj. Marco Cato et Giulio
Cesare furono in molte cose...et pero quanto meno desiderava lode et pregio piu
n'avea.
Sallust, Catilinae Coniuratio 53.6-54, It. tr. This text appears to be
the same as that in Florence, Biblioteca Riccardiana 1080 (Morpurgo,
op.cit.,
p. 74, no. XII).
49. f. 161r-v Oratione che fece Catellina a suoi cavalieri havendo facte le
schiere per prende [sic] la battaglia contro a romani. Robrica
.xlvij.
Signori cavalieri io ho provato assai che le parole non danno virtu...e
vostri nimici possano piangere il loro danno gia fussi ben cosa che fussi
voi vinti.
Sallust, Catilinae Coniuratio 58, It. tr. This is a freer and possibly
earlier translation than art. 50 below, and appears to be the same as that in
Florence, Biblioteca Riccardiana 1080 (Morpurgo, op.cit., p. 74, no. IX,
no. 3) but with a different explicit.
50. f. 162r-v Oratione di Catellina al suo exercito. Robrica
.xlviij. Io ho
provato o Militi che le parole non acrescono la forca ne la virtu et che
l'exercito non diventa...a guisa d'huomini voi lasciate sanguinosa et dolorosa
victoria a nimici.
Sallust, Catilinae Coniuratio 58, It. tr. This very accurate
translation does not appear to be that of Frate Bartolommeo da San Concordio
(see art. 45 above) or that in Florence, Biblioteca Riccardiana 1080 (see
art. 49 above).
51. ff. 162v-163r Oratione che fece Marco Antonio a suoi cavalieri havendo
ordinato le schiere per combattere contro a catellina. Robrica
.xlviiij.
Signori ricordivi dello honore et dello stato di roma...et ho havute grande
victorie con molti di quegli ch'io veggio qui.
Oration based on Sallust, Catilinae Coniuratio 59.5-6, It. tr.
The text appears to be the same as in Florence, Biblioteca Riccardiana 1080 (Morpurgo,
op.cit., p. 74, no. X, where it is wrongly attributed to Marcus Petreius).
52. ff. 163r-164v Exordium Salustii Iucurtini operis. Robrica L. A Torto si
lamentano gli huomini della loro natura...Certo io sono andato piu libero et
piu altamente che mi rincresce et pesa assai de costumi et de modi della cicta.
Ora ritornero al mio proponimento.
Sallust, Bellum Jugurthinum 1-4, It. tr.; Puoti, op. cit., pp. 119-25,
but text differs significantly.
53. ff. 164v-167v Gaio Mario contro al nobile Salustio. Robrica
.Lj. Io so
Quiriti che molti hanno domandato l'imperio da voi non con quelle arti
medesime...se a temorosi le parole adgiungessimo virtu che a savi et a
valorosi io credo havere decto assai.
Sallust, Bellum Jugurthinum 85, It. tr.; Puoti, op. cit., pp. 249-57,
but text differs significantly.
54. ff. 167v-168r Oratio Micisse in fine uite sue. Robrica .Lij. Io ti
ricevetti piccolo o Iucurta nel mio regno habiendo tu perduto tuo padre...che
non paia che io habbia preso et ricevuto migliore figliuolo che quegli ch'io
ho generati.
Sallust, Bellum Jugurthinum 10, It. tr.;
Puoti, op. cit., pp. 132-34, but text differs significantly.
55. f. 168r-v Preambolo facto a una oratione che Marco Tullio Cicerone fece
a Cesare nel quale si mostra la cagione perche. Robrica .Liij. Dopo le
battaglie civili essendo rimaso vincitore delle battaglie Caio Cesare molti
nobili cictadini...el quale levato in pie fece la presente oratione al decto
Cesare.
The text appears to be the same as in Florence, Biblioteca Riccardiana 1080 (Morpurgo,
op. cit., p. 73, no. VIII, no. 1) where the prologue is ascribed to Leonardo
Bruni.
56. ff. 168v-175v Oratione facta per M. T. Cicerone per comissione de senato a
C. Iulio Cesare. Robrica Liiij. Al lungo silentio padri conscripti el quale io
a questi tempi ho usato...che tu havevi facto inanci verso di me e stato
adgiunto grandissimo acrescimento.
Cicero, Pro M. Marcello Oratio, It. tr.Brunetto Latini; Latin text,
A. C. Clark, ed., OCT (1900). The text appears to be the same as in Florence, Biblioteca
Riccardiana 1080 (Morpurgo, op.cit., p. 73, no. VIII, no.1) where it is
ascribed to Leonardo Bruni.
57. ff. 175v-187v Epistola mandata da Marco Tullio Cicerone a Quinto Cicerone
suo fratello stato proconsolo d'asia due anni essendovi contro al suo volere
electo et rifermo il terco anno. Robrica .Lv. Advenga che io non dubitassi
che questa epistola molti messi...essere sani diligen[t]issimamente tu servi
et proveghi.
Cicero, Epistula ad Quintum Fratrem, It. tr. The text appears to
be the same as in Florence, Biblioteca Riccardiana 1080
(Morpurgo, op.cit., p. 73, no. VIII, no. 2).
58. ff. 187v-188r Sermone di Aristothele che tratta di giustitia.
Robrica .Lvj. [L]a giustitia e congiugnimento trovato in aiutorio di
molti...ma di molti usi la forma d'essa virtu della giustitia di meco secondo
diverse qualita di luoghi di tempi et di persone. ff. 188v-191v blank
Italian discourse on justice based on Aristotle's Ethics and/or
Brunetto Latini's Tresor. The Marston text corresponds to that printed in
L'ethica
d'Aristotile ridotta in compendio da ser Brunetto Latini, et altre
traduttioni e scritti di quei tempi (Lyon, 1568) pp. 62-64, but with a large
section not present in Marston MS 247. The missing section
corresponds to Latini's Li Livres
dou Tresor, II.91.4-7 and II.112 (F. Carmody, ed. [Berkeley-Los Angeles,
1948]) or the Italian translation of the same by Bono Giamboni, chapters
XLIII and LXIV ed. L. Gaiter (Il Tesoro di Brunetto Latini volgarizzato da
Bono Giamboni [Bologna, 1878]).
Paper (watermarks: Briquet Fleur 6655, Echelle 5908, 5910, and similar
to Briquet Chapeau 3370). ff. ii (contemporary parchment bifolium;
i = front pastedown), + 191 + ii (contemporary parchment bifolium; i = back
pastedown) 293 x 217 (180 x 115) mm. 29 long lines. Double vertical (ff.
1-24) and horizontal (ff. 25-191) bounding lines; ruled partly in ink (ff.
1-24) but mostly in hard point. The asymmetrical placement of single
prickings in margins of ff. 1-24 suggests text lines may have been drawn with a
ruling device.
I 4, II-IX 10, X 12, XI 8, XII-XIX 10, XX 8 (-8). Vertical catchwords
perpendicular to written space between inner bounding lines, verso.
Remains of quire and leaf signatures (e.g., c1, c2, c3, etc.) in lower
right corner, recto.
Written in neat humanistic cursive by a single scribe, below top line.
Three-quarter border, f. 5r, white vine-stem ornament on blue, red and
green ground with grey and yellow dots. In lower border, vine-stem
turning into a floral border and brown penwork scrolls with pink, blue and
green flowers and gold dots. Illuminated initial, 6-line, gold on blue,
green and red ground with white vine-stem ornament joined to inner border.
Headings in red. Plain 3-line initials in blue mark text divisions.
Guide letters in margins.
Binding: Italy, s. xv. Vellum stays adhered inside the quires.
Original sewing on four tawed skin, slit straps laid in channels on the
outside of wooden boards and nailed. Edges yellow ochre. A green and
natural color, beaded endband is sewn on five cores. The primary one laid
in grooves on the outside of the boards. The spine is lined with tawed
skin or vellum extending onto the edge of the boards between supports.
Covered in tan leather blind-tooled with a potented cross in a central
square with rope interlace panels above and below, and a border also filled
with rope interlace. Spine: supports defined with double fillets and the
panels diapered. Traces of five bosses on each board. Two ivy leaf fastenings,
the catches on the lower board, the upper one cut in for green fabric straps
attached with star-headed nails. Binding is heavily overoiled.
Written in Florence in the middle of the 15th century, probably ca.
1460-65, by an anonymous scribe who copied a number of vernacular texts,
among them Beinecke MS 151 (v. 1, pp. 202-03) and Marston MS 9;
he has been named by A. C. de la Mare the "Scribe of Florence, Biblioteca
Laurenziana, San Marco 384" (see New Research, Appendix I, p. 548, no. 90,
for other manuscripts by this scribe). Contemporary Hebrew [?] notes on
ff. 21v, 135r, back flyleaf (recto and verso) and pastedown; on verso of
back flyleaf: "Se amor non e che dunque e quel che io sente [sic]/ E
segl e Amor per dio che cosa e tale [sic; Petrarch,
Canzoniere
CXXXII]; on back pastedown: "non son non son gia quel che in vista [...?]."
Owned by an unidentified Italian humanist, s. xvi, whose book list appears
on f. i recto (art. 1); a 16th-century [?] library press mark "M [?] 34"
on front pastedown. On f. 191r the inscription, s. xvi/xvii: "Al molto
[magnifico signor] Zanobi carissimo" which is repeated on back flyleaf
together with pen trials. On f. 1r, two oval library stamps in lower margin,
one with "1263" written in ink below, both now effaced. Oval paper label
with "6" in ink on spine. Purchased from B. M. Rosenthal in 1959 by
Thomas E. Marston (bookplate).
secundo folio: [table, f. 2:] Sermone
[text, f. 6:] e nelle medesime
Bibliography: Faye and Bond, p. 93, no. 247.
The Medieval Book, p. 57, no. 57.
Ullman, no. 53.
Dutschke, no. 74.
Barbara A. Shailor